Cos’è un motore di ricerca e come cambiarlo

Cos'è un motore di ricerca: Google ed altri esempi
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Internet e, in particolare, il Web hanno rivoluzionato le nostre vite. Dal lavoro al tempo libero, ai progetti di vita presente e futura, tutto passa attraverso i nostri smartphone, pc e tablet. E, molto spesso, cerchiamo informazioni sul Web. Ogni informazione che cerchiamo arriva nelle nostre mani – attraverso l’ottimizzazione Seo – grazie ad un motore di ricerca. In questo articolo, vedremo cos’è un motore di ricerca, come funziona, quale scegliere e come cambiare il nostro motore di ricerca predefinito.

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Indice

In questo articolo su cos’è un motore di ricerca, vedremo:

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Cos’è un motore di ricerca

Un motore di ricerca è un sistema per la ricerca di informazioni sul World Wide Web. L’informazione può essere costituita da pagine web, immagini, video e altri tipi di file. Alcuni motori di ricerca sono in grado di estrarre anche dati disponibili in banche dati o elenchi aperti.

Come funziona un motore di ricerca

Ma come funziona un motore di ricerca? Possiamo dire che un motore di ricerca lavora in questo modo:

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  • Analizza il campo di azione attraverso dei robot. Questi vengono chiamati spider o crawler: sono i software utilizzati dai motori di ricerca per analizzare tutti i siti della rete in modo automatico.
  • Effettua, poi, l’indicizzazione dei contenuti: i robot eseguono una copia testuale di tutti i documenti visitati e li inseriscono in un indice.
  • Una volta indicizzati i contenuti, questi vengono ordinati: il ranking è la classifica dei risultati rispetto ad una determinata ricerca (query), o interrogazione del motore di ricerca.
  • Il passo successivo è la SERP: la risposta che il motore di ricerca ci restituisce: “Search Engine Result Page”, letteralmente “pagina dei risultati del motore di ricerca“, è la pagina che ci viene mostrata dopo aver premuto invio o “Cerca” sul motore di ricerca.

I motori di ricerca utilizzano sistemi di analisi semantica del testo in grado di comprendere la sinonimia e la correlazione tra termini. L’eccessiva ripetizione della parola chiave rischia di penalizzare l’esperienza degli utenti, con conseguente penalizzazione del sito in chiave Seo. I motori di ricerca riescono, inoltre, a capire quando un contenuto è originale e quando è, invece, copiato da altri siti.

Quali sono i motori di ricerca più utilizzati

Vediamo ora quali sono i motori di ricerca più utilizzati. Iniziamo dai motori di ricerca generici.

Perché Google è il motore di ricerca più utilizzato

Google, con più di 5 miliardi di ricerche al giorno, è l’indiscusso leader di mercato dei motori di ricerca. Google utilizza tutti i suoi servizi per raccogliere dati sui propri utenti. Combinati tra loro, vengono utilizzati per fini pubblicitari. Per questo motivo, sempre più utenti virano su motori di ricerca alternativi. Ma parliamo di uno dei leader dell’innovazione digitale. La ricerca con Google, poi, vanta un indice di ricerca in grado di raccogliere miliardi di siti web e un sistema di algoritmi performanti che ci garantiscono i migliori risultati per ogni nostra ricerca.

Bing, l’alternativa Microsoft a Google

Bing: lanciato nel 2009 come versione beta, vanta una serie di cooperazioni importanti con social network come Facebook, Twitter o LinkedIn. Come Google, anche Bing utilizza i dati utente per personalizzare la pubblicità.

Yahoo e Bing i motori di ricerca per il target Usa

Yahoo!: la cooperazione tra Microsoft e Yahoo – iniziata nel 2009 – permette ai due motori di ricerca di raggiungere negli USA una quota di mercato pari a circa il 10%. Un dato importante per chi desidera puntare ad un target statunitense.

Yandex è il motore di ricerca per la Russia

Un utente su due, dalla Russia, cerca sul web utilizzando il motore di ricerca Yandex dell’omonima azienda russo-olandese. Yandex, grazie all’aggiornamento dell’algoritmo del 2014, è stato uno dei primi motori di ricerca a puntare unicamente su fattori on-page come la rilevanza del contenuto. Nato un anno prima di Google, questo motore di ricerca è rilevante per le aziende che operano in Russia, Bielorussia, Ucraina, Kazakistan o Turchia.

Il sistema Yandex è finito nel mirino delle critiche per il tool Webvisor della soluzione web tracking di AppMetrica. Questo strumento è in grado di registrare, in formato video, i movimenti del mouse dei visitatori di un sito web.

Baidu è il motore di ricerca per la Cina

Baidu è il motore di ricerca più utilizzato nella Repubblica Popolare Cinese. Nel ranking Alexa, Baidu occupa il quarto posto tra i siti web più visitati al mondo. Tuttavia per gli utenti del mondo occidentale questo motore di ricerca non ha alcun tipo di rilevanza: la sua interfaccia è disponibile solo in lingua cinese.

Fra i servizi Baidu, rientrano anche il browser, l’enciclopedia Baike e Baidu Tushu, l’equivalente di Google Books.

Come funziona Ecosia il motore di ricerca che pianta alberi

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Ecosia è un motore di ricerca, gestito dall’omonima azienda Ecosia, con sede a Berlino. L’azienda dichiara di donare l’80% dei proventi derivanti dalla pubblicità online a programmi di riforestazione in varie parti del mondo.

Quando si cerca un prodotto con Ecosia, nei risultati di ricerca compaiono dei link affiliati, denominati Ecolinks, accanto ai rivenditori partecipanti e, una volta attivati, una percentuale del denaro speso per l’acquisto del prodotto (fino al 5%) viene donata automaticamente a Ecosia. Il motore di ricerca utilizza questi guadagni e i ricavi pubblicitari per finanziare i progetti affiliati.

Come riporta Wired, gli utenti di Ecosia nel mondo sono 8 milioni circa. Per la maggior parte, si tratta di europei: tedeschi, francesi e britannici soprattutto. Ma stanno crescendo rapidamente anche negli Stati Uniti. Questo anche grazie alle iniziative di alcuni gruppi di studenti, come quelli della Ohio State University, che hanno lanciato un progetto per chiedere di far installare Ecosia come motore di ricerca di default su tutti i computer dell’ateneo.

Oltre che dal al punto di vista ambientale, Ecosia sembra all’avanguardia anche dal punto di vista della privacy: questo motore di ricerca non utilizza strumenti di tracciamento di terze parti come Google Analytics; rende anonime tutte le ricerche entro una settimana; non crea profili degli utenti in base ai loro click; e soprattutto non vende dati a società pubblicitarie.

Quali sono i motori di ricerca che non tracciano gli utenti

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Esistono motori di ricerca senza tracciamento: essi promettono di tutelare la privacy dei propri utenti. Vediamo quali sono.

Come funziona DuckDuckGo

“The search engine that doesn’t track you” (“tradotto: “il motore di ricerca che non tiene traccia delle tue azioni”) è lo slogan dell’azienda americana DuckDuckGo. Rispetto a Google, Bing e Yahoo, quest’ultimo si presenta come un motore di ricerca con un alto standard di tutela dei dati. Pare, infatti, che su DuckDuckGo non venga salvato né l’indirizzo IP né le ricerche degli utenti. Anziché pubblicità personalizzate, vengono mostrati all’utente annunci coerenti con i termini utilizzati per la ricerca.

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DuckDuckGo offre, oltre alla ricerca web, la possibilità di cercare immagini, video, messaggi, offerte di lavoro e prodotti. I suoi utenti hanno la possibilità di impostare dei filtri per visualizzare risultati commerciali e non. Le impostazioni adottate possono essere salvate su un cloud, in maniera totalmente anonima.

Brave Search si propone come l’alternativa più trasparente e affidabile a Google, in difesa della privacy. Questo motore di ricerca non profila, non raccoglie dati personali né tiene traccia di clic e ricerche. Punta, inoltre, ad a una indicizzazione indipendente dei siti per produrre risultati di ricerca autonomi, senza ricorrere a provider esterni. Accedendo alle informazioni dal menù in lato a destra, è sempre possibile visualizzare la percentuale di risultati generati dall’indice di Brave e quella eventualmente proveniente da terze parti.

Perché, quando gli utenti cercano immagini, Brave Search si avvale di Bing e, per ricerche più approfondite, anche di Google. Questo a condizione che gli utenti abbiano dato la propria autorizzazione. Anche in questo caso, questo motore di ricerca promette di escludere il tracciamento e tutelare la privacy.

Come cambiare motore di ricerca

Ora, vediamo come scegliere o cambiare il motore di ricerca impostato sul nostro browser.

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I web browser offrono la possibilità di scegliere il motore di ricerca preferito dall’utente. Quindi, è possibile cambiare motore di ricerca in base alle proprie esigenze. Per farlo, bisogna andare nel menù del browser – su Chrome, in alto a destra, i tre puntini in verticale; e selezionare “Impostazioni”. Si aprirà una pagina.

In questa pagina è possibile selezionare “Motore di ricerca”. Dal un menù a tendina, possiamo selezionare il motore di ricerca utilizzato nella barra degli indirizzi di Chrome fra Google, Ecosia, Yahoo!, DuckDuckGo e Bing. Nella stessa sezione, è possibile accedere a “Gestisci motori di ricerca”. Qui, è possibile modificare quelli presenti e aggiungerne di altri.

Questa procedura può essere eseguita, in maniera analoga, anche sull’app mobile di Google Chrome: una volta lanciata l’applicazione, sarà sufficiente aprire il menù indicato, in alto a destra, dai tre puntini verticali. Poi, in Impostazioni troveremo la sezione dedicata al Motore di ricerca, fra le Impostazioni di base.

Speriamo di aver reso più chiare le idee su cos’è un motore di ricerca e su come funziona esattamente.

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Felice Tommasino

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