Bonus pubblicità 2021: tutto quello che c’è da sapere per richiederlo

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Il Decreto Sostegni bis ha dato seguito ad una proroga del bonus pubblicità ed ha introdotto alcune novità, rispetto alla precedente normativa. Nello specifico, è stata aperta una nuova finestra per l’invio delle domande ed è stata semplificata la base di calcolo del bonus. Vediamo nello specifico cosa comportano queste novità e tutto quello che c’è da sapere sul bonus pubblicità.

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Indice

In questo articolo sul bonus pubblicità 2021, vedremo:

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Cos’è il bonus pubblicità

Il bonus pubblicità è un’agevolazione fiscale promossa dallo Stato per contrastare la crisi delle imprese nel settore editoriale. Viene erogato sotto forma di credito d’imposta.

Il decreto Sostegni bis – D.L. n. 73/2021, commi 10, 12 e 13 – ha esteso il bonus anche a radio e tv, modificando anche i limiti di spesa:

  • 65 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari su quotidiani e periodici, anche online:
  • 25 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche nazionali e locali, analogiche e digitali, non partecipate dello Stato.

Come funziona

La normativa istitutiva del 2019, prevedeva un’agevolazione del 75% e l’obbligo di incremento di spesa del’1% da un anno all’altro, per recuperare gli investimenti fatti in pubblicità su radio, tv, carta stampata – non partecipate dello Stato – anche in versione digitale. Per il biennio 2021-2022, è possibile ottenere il 50% del credito d’imposta senza i vincoli di spesa degli anni precedenti.

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Il bonus pubblicità non prevede rimborsi in denaro: come dicevamo, esso viene erogato sotto forma di credito d’imposta. I beneficiari ammessi al bonus possono utilizzare il credito maturato solo in compensazione F24. In altre parole, i beneficiari del bonus pubblicità possono utilizzarlo per il pagamento di altri tributi F24. Il modello F24, lo ricordiamo, è utilizzato in Italia per il pagamento di gran parte delle imposte, delle tasse e dei contributi.

Chi può richiederlo

I soggetti che possono richiedere il bonus pubblicità sono:

  • le imprese;
  • i lavoratori autonomi;
  • gli enti non commerciali.

La condizione necessaria, per tutti i soggetti elencati, è che abbiano la residenza fiscale in Italia.

Cosa rientra nel bonus pubblicità

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Ora, vediamo esattamente cosa rientra nel bonus pubblicità. Sono ammissibili ad ottenere il credito d’imposta previsto dal bonus pubblicità 2021 gli investimenti per l’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali su testate editoriali.

“[…] giornali quotidiani e periodici, nazionali e locali, in edizione cartacea o digitale, iscritti presso il competente Tribunale, ovvero presso il menzionato Registro degli operatori di comunicazione, e dotati in ogni caso della figura del direttore responsabile”.

Testo del Decreto Sostegni bis – D.L. n. 73/2021

Bonus pubblicità su siti web e social

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Per quanto riguarda la pubblicità sui siti web e sui social, essa rientra fra le spese coperte dal bonus. Nello specifico, il bonus pubblicità 2021 può coprire le spese relative a: redazionali e banner pubblicitari sul sito, Direct e-mail marketing, sms marketing, newsletter, podcast, link building, video interviste e le attività sui social.

Sul sito dell’Agcom, è possibile consultare l’elenco degli Operatori della Comunicazione.

Spese escluse dal bonus

Ogni altra attività promozionale su siti e portali privi della figura del Direttore responsabile, di iscrizione al Registro operatori di comunicazione o al Tribunale, non rientra negli investimenti ammissibili per l’ottenimento del bonus. Come non rientrano le spese sostenute per altre forme di pubblicità (ad esempio: grafica pubblicitaria su cartelloni fisici, volantini cartacei periodici, pubblicità su cartellonistica, pubblicità su vetture o apparecchiature, pubblicità mediante affissioni e display, pubblicità su schermi di sale cinematografiche, pubblicità tramite social o piattaforme online, ecc…).

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Vanno, inoltre escluse, le spese accessorie o derivanti da costi di intermediazione o da spese non riservate all’acquisto di spazi pubblicitari, anche se strettamente legate o funzionali a questi ultimi

Fra gli Operatori della Comunicazione, figurano come Concessionarie di pubblicità sia Facebook che Google. Eppure, le spese pubblicitarie sui social network e su Google Ads restano escluse dal bonus pubblicità 2021.

Come richiedere il bonus pubblicità 2021

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Per poter richiedere il bonus pubblicità, occorre inviare una richiesta telematica all’Agenzia delle Entrate. Questa può essere inviata tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, attraverso l’apposita procedura accessibile con Sistema pubblico di identità digitale (Spid), Carta nazionale dei servizi (Cns) o Carta d’identità elettronica (Cie) o con le credenziali Entratel e Fisconline.

Durante la prima fase, vanno indicate le spese sostenute e da sostenere, identificando quelle ammissibili per l’ottenimento del bonus. Si tratta della “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”.

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Nel mese di gennaio dell’anno successivo, occorre, poi, inviare una dichiarazione attestante gli investimenti sostenuti. È la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati”.

Completate queste due fasi per la richiesta del bonus, la palla passa al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria. Quest’ultimo renderà noto l’elenco degli ammessi al bonus pubblicità e il relativo importo effettivamente riconosciuto. Il tutto nel rispetto del limite di spesa previsto, per il 2021, di 90 milioni di euro: 65 milioni sono riservati agli investimenti pubblicitari su giornali quotidiani e periodici, cartacei e online; 25 milioni spettano, invece, agli investimenti su emittenti televisive e radiofoniche di livello locale e nazionale, analogiche o digitali, non partecipate dello Stato.

Come viene calcolato

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Il meccanismo che permette di capire quanto spetta dal bonus pubblicità è molto semplice. Come detto in apertura di articolo, il bonus copre il 50% degli investimenti realizzati in pubblicità, nelle forme che abbiamo elencato. Il credito d’imposta riconosciuto viene calcolato a partire dal valore dell’intero investimento previsto ed effettuato. Non tiene più conto del valore incrementale dell’investimento, come previsto dal precedente Decreto.

Scadenza presentazione domanda

Entro quando occorre inoltrare la richiesta per ottenere il bonus pubblicità? Il Decreto sostegni bis ha inserito una nuova finestra per la presentazione delle domande: dall’1 al 31 ottobre 2021.

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Felice Tommasino

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