Perché Putin ha bloccato Facebook e Twitter

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Prima, una legge che inasprisce le pene contro le fake news. Poi, il provvedimento nei confronti dei social network. Vediamo qual è il contesto per capire perché Putin ha bloccato Facebook e Twitter in Russia. Poi, vedremo anche qual è e come funziona il principale social network del Paese.

Tutto è cominciato dai media indipendenti russi. Da loro, è arrivato l’allarme per la chiusura di emittenti e testate. L’autorità russa dell’internet, Roskomnadzor, ha imposto il blocco all’accesso nel Paese alla rete di Facebook e Twitter.

Nelle stesse ore, sono state le testate giornalistiche straniere a decidere di abbandonare il Paese. Prima, la Bbc ha ritirato i propri inviati ed il personale tecnico in Russia. Poi, la Cnn ha annunciato che interromperà le trasmissioni nel Paese. Scelta analoga è stata fatta da parte della nostra tv di Stato, la Rai. Ma anche l’agenzia Bloomberg e la canadese Cbc hanno deciso di sospendere le attività dei propri reporter in Russia.

Queste decisioni sono arrivate dopo la stretta di Mosca nei confronti dei giornalisti.

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Perché Putin ha bloccato Facebook

La motivazione del perché la Russia e, quindi, Putin ha bloccato Facebook è data dalla stessa Roskomnadzor, l’autorità russa dell’Internet. Quest’ultima fa sapere:

Sono stati registrati 26 casi di discriminazione contro i media russi e le risorse informative da parte di Facebook. La decisione arriva dopo che nei giorni scorsi il social ha limitato l’accesso agli account del canale televisivo Zvezda, l’agenzia di stampa Ria Novosti, Sputnik, Russia Today, Lenta.ru e Gazeta.ru

Nei giorni scorsi, il funzionamento di Facebook aveva subito una “limitazione all’accesso” e un “rallentamento”, proprio in risposta alle iniziative contro le testate russe.

Come ha risposto Facebook alle limitazioni in Russia

La risposta di Facebook alle limitazioni subite in Russia è arrivata immediatamente. Così, su Twitter, Nick Clegg, presidente per i Global affairs di Meta: “Continueremo a fare il possibile per rendere i nostri servizi nuovamente disponibili alle persone e per metterli in grado di esprimersi in maniera sicura e mobilitarsi”.

Qual è il social più diffuso in Russia

C’è da dire che nessuna delle piattaforme della galassia Meta è la più diffusa in Russia. Facebook si ferma a 11 milioni di utenti attivi al mese; Instagram a 22 milioni; e Twitter a 8 milioni. La maggior parte delle utenze di queste piattaforme sono concentrate nelle metropoli come Mosca e San Pietroburgo.

Il social più diffuso in Russia è Vkontakte. Questa piattaforma vanta 95 milioni di utenti attivi al mese e 3 miliardi di pagine visualizzate ogni giorno. Vkontakte può vantare – stando ai dati diffusi da Vciom, ente di ricerca pubblica russo – il 43% degli utenti russi che navigano online.

A fondarlo, nel 2006, è stato Pavel Durov. Vi sembra di aver già sentito questo nome? Sì. In effetti, è conosciuto per essere il fondatore di Telegram.

Come funziona Vkontakte

Vikontakte ha molte similitudini con il nostro Facebook. Dall’interfaccia alle grafiche, passando per le principali funzioni, Vkontakte sembra essere la trasposizione russa del social di Mark Zuckerberg.

Questo social, proprietà del colosso del web Runet mail.ru, è nato con lo scopo di mettere in contatto studenti e laureandi delle università russe. Anche in questo, è assimilabile a Facebook.

Qual è la principale caratteristica di Vkontakte

Le funzioni principali di Vkontakte sono quelle a noi note: messaggi, gruppi, like, commenti e condivisioni. Ma questa piattaforma si caratterizza per un aspetto. Un aspetto che ha portato all’oscuramento della piattaforma, in Italia, negli anni fra il 2013 ed il 2015.

Vkontakte si caratterizza per la politica sul diritto d’autore molto permissiva. All’interno di esso, è possibile trovare e condividere film e musica di ogni genere.

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Felice Tommasino

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