Sinèddoche, cos’è? Definizione ed esempi

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Che cos’è una sinèddoche? La sinèddoche è una figura retorica assai ricorrente nella lingua italiana. Eccone la definizione e alcuni esempi.

Che cos’è una sinèddoche? Se ve lo state chiedendo, siete nel posto giusto. Il termine sinèddoche deriva dal latino synecdŏche, in greco συνεκδοχή, da συνεκδέχομαι «comprendere più cose insieme».

In questo articolo sulla sinèddoche

In questo articolo, vedremo cos’è una sinèddoche, la sua definizione, come si pronuncia il termine e alcuni esempi utili a chiarire come utilizzare al meglio questa figura retorica. L’indice dei paragrafi:

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Cos’è una sinèddoche?

La sinèddoche è un procedimento linguistico espressivo, e figura della retorica tradizionale, che consiste nel trasferimento di significato da una parola a un’altra in base a una relazione di contiguità – intesa come maggiore o minore estensione – usando per esempio il nome della parte per quello del tutto o viceversa (prora o vela per nave; vitello per pelle di vitello), il nome del genere per quello della specie o viceversa (mortali per uomini; felino per gatto), o anche un termine al singolare invece che al plurale o viceversa.

Come si pronuncia sinèddoche?

Il termine sinèddoche si pronuncia, in italiano, con l’accento grave sulla prima “è”.

Sinèddoche e metonìmia, differenze

La sinèddoche differisce dalla metonìmia. In quest’ultima, il trasferimento di significato da una parola a un’altra avviene in base a una relazione di contiguità spaziale, temporale o causale.

Esempi di sinèddoche

Qui, qualche esempio di sinèddoche. Alcune sinèddoche le usiamo tutti i giorni, senza rendercene conto. E adesso lo scopriremo.

Sinèddoche di uso frequente

Diciamo “americano“, per intendere “statunitense”. Questa è una sinèddoche. Oppure, diciamo “Inghilterra” per intendere “Regno Unito”. Nel primo caso, abbiamo usato il tutto per la parte; nel secondo caso, la parte per il tutto.

Quando parliamo de “l’italiano all’estero” per intendere “gli italiani all’estero“, stiamo facendo ricorso alla figura della sinèddoche.

Quegli stivali di coccodrillo sono bruttissimi!“: in questo caso, il tutto “coccodrillo” per indicarne la parte: “la pelle di coccodrillo”. Ma siamo di fronte ad una sinèddoche anche quando diciamo o ci dicono “mille baci“: mille indica una quantità generica e non un numero quantificabile di baci. E ancora: “Passami la birra!“: in questo caso, diciamo il contenuto per intendere il contenitore, la bottiglia di birra.

Esempi di sinèddoche dalla letteratura

Canto XXIX vv37-38 del Purgatorio di Dante: “O sacrosante vergini, se fami freddi o vigilie mai per voi soffersi”. Qui, il padre della lingua italiana utilizza “fami freddi” anziché “di fame e freddo”.

Sinèddoche dal mondo dei social

E ora, qualche esempio di sinèddoche dal mondo dei social. Qualcuna è un po’ ardita, diciamo così.

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Felice Tommasino

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