Cosa fa il social media manager, di cosa si occupa e cosa serve per farlo

Uno smartphone ed una tazzina di caffè su un tavolino di legno con venature marrone scure
Photo by freestocks.org on Pexels.com

Dietro ogni brand, ogni azienda, ogni pagina che seguiamo sui social, si nasconde almeno un social media manager. Persone fatte di carne, ossa e sentimenti, più o meno come ognuno di noi. Dietro l’etichetta del social media manager si nascondono molte cose. In questo articolo vedremo cosa fa un social media manager, di cosa si occupa e cosa serve per farlo.

Quella del social media manager sembra essere la posizione lavorativa del momento, la più ambita. E, per certi versi, anche la più sottovalutata. Lo strapotere dei social e la loro costante ed invadente presenza all’interno della vita di ognuno di noi quasi obbligano tutti a dover fare i conti con profili e pagine su diversi social media. Chi più, chi meno, siamo tutti esperti dei social. Ma il social media manager non è semplicemente qualcuno in grado di usare i social. Ora, vedremo cosa fa il social media manager, di cosa si occupa e cosa serve per farlo .

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Sommario

In questo articolo sulla figura del social media manager, sulle sue funzioni, i suoi strumenti e le sue competenze, troverai:

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Cos’è il social media marketing

Prima di dare la definizione di social media manager, occorre introdurre il concetto di social media marketing. Il social media marketing è l’uso dei canali social per promuovere un’attività e i suoi prodotti o servizi. Questa forma di marketing digitale consente ai brand che se ne avvalgono di sviluppare relazioni più solide con i clienti (o consumatori), raggiungere più membri del proprio pubblico di destinazione e persino di diventare leader di opinione nel settore di appartenenza.

Sui social, sono presenti oltre 4 miliardi di individui. E rappresentano un’occasione ghiotta, per qualsiasi modello di business, per trovare nuovi clienti, rimanere in contatto con quelli attuali e migliorare il modo in cui farsi pubblicità.

Come impostare una strategia social media marketing efficace

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Una efficace strategia di social media marketing poggia su solide basi se siamo in grado di trovare una risposta ad ognuno di questi quesiti:

  1. Da dove partiamo? Prima di dare inizio alla nostra strategia di social media marketing è opportuno analizzare la nostra attuale situazione. Se non sappiamo qual è il nostro punto di partenza, non possiamo sapere dove vogliamo arrivare.
  2. Qual è la nostra brand identity? Chi siamo e come intendiamo posizionarci sui social media deve esserci chiaro, prima di poter avviare una qualsiasi strategia di comunicazione.
  3. Quali sono gli obiettivi aziendali? Questa è la stella polare e ci aiuterà a prendere decisioni, su cosa pubblicare e dove investire. 
  4. Qual è il nostro pubblico? Individuare e definire il nostro pubblico ci aiuterà a capire dove pubblicare e cosa pubblicare per riuscire a raggiungerlo e coinvolgerlo. 
  5. Possiamo sapere se stiamo avendo successo? Le metriche che sceglieremo ci diranno se stiamo raggiungendo i nostri obiettivi o se è il momento di cambiare qualcosa. 
  6. Quali sono i nostri concorrenti? Capire cosa sta pubblicando la concorrenza, incluso ciò che funziona e ciò che non funziona, può svelarci nuove opportunità per distinguerci.
  7. Su quali piattaforme di social media vogliamo essere? Occorre valutare con cura quali possono essere le piattaforme di social media più adatte al nostro business.

Cosa fa il social media manager

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Il social media manager è la persona incaricata di costruire una strategia di social media marketing, metterla in azione e misurarne i risultati per conto di una persona, un’azienda o un ente. Egli è in grado di adattare costantemente strategie e tattiche per meglio connettersi con il pubblico di destinazione, in base a ciò che è di tendenza nel settore di appartenenza e a ciò che maggiormente è in grado di coinvolgere la fan base.

Nelle realtà medio piccole, chi ricopre il ruolo di social media manager si ritrova anche a dover svolgere le funzioni del community manager: quest’ultimo, agendo allo scoperto, si pone come obiettivo quello di rappresentare e costruire relazioni per conto di un marchio.

Di cosa di occupa il social media manager

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Di cosa si occupa, dunque, il social media manager? L’attività del social media manager è fatta di:

  • Pianificazione, creazione e programmazione di post sui social media
  • Creazione e definizione del budget per le campagne pubblicitarie
  • Risposta a commenti e messaggi diretti
  • Monitoraggio e analisi degli indicatori chiave di prestazione (KPI)
  • Identificazione e ricerca di nuove tendenze e concorrenza

A cosa serve il social media manager

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Il social media manager, quando opera in maniera efficace, aiuta l’azienda a raggiungere i propri obiettivi di business. L’implementazione di una strategia di social media marketing consente all’azienda di ottenere brand awareness, recognition e loyalty: aumenta la consapevolezza del marchio, la sua riconoscibilità e la fedeltà dei clienti/consumatori nei suoi confronti.

Quali competenze deve avere il social media manager

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Le competenze necessarie per chi ricopre il ruolo di social media manager sono di carattere creativo, di carattere media e di carattere relazionale. Ognuna di queste, presuppone differenti competenze che vediamo qui riassunte:

  • di carattere creativo:
    • definizione del piano editoriale
    • produzione dei contenuti editoriali
    • realizzazione dei contenuti multimediali
  • di carattere media:
    • analisi del target di riferimento
    • profilazione delle forme, pubblicitarie e non, di veicolazione del
      messaggio
    • valutazione degli sforzi condotti, attraverso l’individuazione di opportuni strumenti di controllo e delle metriche rilevanti per le azioni condotte;
  • di carattere relazionale:
    • customer care
    • gestione della crisi: il potere dei social è, in gran parte, in mano agli utenti. Saper fronteggiare eventuali situazioni difficili è una competenza imprescindibile per chi si gestisce la presenza social di un’azienda.

Cosa serve per fare il social media manager

Per poter svolgere il proprio lavoro, il social media manager può avvalersi dell’ausilio di molti strumenti. Quelli indispensabili sono di cinque tipi.

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Il calendario dei contenuti

Il calendario dei contenuti è un programma di pubblicazione che riporta cosa si sta pubblicando, inclusi didascalie, immagini, hashtag e altro, su ciascuna piattaforma di social media. La sua funzione, oltre a quella di permettere una pubblicazione costante, di settimana in settimana, è quella di strumento di pianificazione anticipata: la creazione dei contenuti, grazie al calendario, diventa un processo graduale replicabile nel corso del tempo.

Gli strumenti per redigere il calendario dei contenuti sono diversi. Ogni azienda ha il suo. È possibile usare piattaforme come Asana, oppure applicazioni più comuni come un Foglio di lavoro Excel o i Fogli Google. Ma, al di là di dove lo si voglia redigere, il calendario dei contenuti dovrebbe includere queste informazioni:

  • Su quale piattaforma intendiamo pubblicare (Facebook, Instagram, LinkedIn, Twitter, ecc.)
  • Il tipo di post (ad esempio, post carosello, Reels o Instagram Stories, se parliamo di Instagram)
  • Quando il post verrà pubblicato
  • La didascalia o caption del post
  • Un collegamento agli elementi visivi che vi saranno contenuti

Strumenti di progettazione grafica

Quello del social media manager è un ruolo ben distinto da quello del grafico. Ma un buon social media manager ha competenze base e familiarità con gli strumenti di progettazione grafica. È importante, infatti, che i contenuti visivi pubblicati sulle diverse piattaforme dei social media riflettano la brand identity. Per far sì che ciò accada, non sono necessari gli strumenti di progettazione grafica utilizzati dai professionisti per creare design accattivanti.

Strumenti come Adobe Spark offrono funzioni e migliaia di modelli per soddisfare ogni esigenza.

Siti di fotografie in stock

Questo è un capitolo delicato. Quasi tutti i social media manager fanno ricorso a siti di fotografie in stock. Sono siti che mettono a disposizione foto di altissima qualità, libere da copyright. Questi siti sono una grande risorsa quando non si ha tempo e modo di disporre di fotografie adatte al contenuto che si intende pubblicare. Le fotografie in stock permettono di mantenere costanti nel tempo le pubblicazioni. Uno dei siti più noti di fotografie in stock è Pexels. Ma ve ne sono tantissimi altri. Basta cercarli sul vostro motore di ricerca.

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L’importante è non abusarne. Perché il rischio è di rendere la pagina della nostra azienda identica a quella di mille altre aziende che operano nello stesso settore: le immagini in stock sono accessibili a tutti e, molto spesso, le foto scelte sono le stesse per tutti. Quando si può, è opportuno utilizzare foto realizzate all’interno dell’azienda o commissionate da quest’ultima, per differenziare la propria comunicazione. Ed anche per dare un tocco di spontaneità e di originalità: siamo tutti, quotidianamente, tempestati di comunicazioni – anche visive – poco dissimili fra di loro.

Strumenti di pianificazione

Una volta redatto il calendario e preparato i contenuti, didascalie comprese, si può procedere alla pubblicazione. Come è facilmente intuibile, questa non avverrà lì per lì. Né il social media manager resterà fermo ad aspettare il momento stabilito per la pubblicazione: il tutto viene pianificato. Anche in questo caso, gli strumenti utilizzabili per la programmazione dei post sono diversi.

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Facebook e Pinterest ne mettono a disposizione di propri, integrati all’interno delle proprie piattaforme di social media. Per quanto riguarda Facebook. il Creator Studio permette di programmare le pubblicazioni anche su Instagram. Diversamente, il processo di pubblicazione può essere automatizzato utilizzando strumenti come Sprout Social, Buffer o CoSchedule. Questi consentono di collaborare in team e comprendono ulteriori funzioni come quella che consente di seguire gli hashtag rilevanti per il nostro brand.

Strumenti di controllo

L’ultimo aspetto che caratterizza il lavoro del social media manager è il controllo delle attività svolte. Si tratta di un aspetto fondamentale ed imprescindibile dell’azione del social media manager. Perché permette di valutare l’efficacia della strategia, consentendone correzioni e modifiche, quando necessario.

Più precisamente, sono necessarie delle metriche per valutare l’efficacia delle strategie messe in atto. La maggior parte delle piattaforme di social media ha tracker di metriche incorporati. Pensiamo, ad esempio, agli Insights di Facebook. Ma esistono anche strumenti di terze parti – come Klear – in grado di raccogliere informazioni dettagliate sui nostri KPI (sigla che sta per Key performance Indicator, ndr). Anche le piattaforme di pianificazioni di contenuti mettono a disposizione strumenti di controllo.

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Felice Tommasino

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