Coronavirus e comunicazione interpersonale, come cambia il modo di relazionarsi con gli altri

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Coronavirus e ripercussioni sulla comuncazione interpersonale. La paura del contagio, più del virus stesso, condiziona le nostre vite. Anche il modo il salutarsi è cambiato, in tutto il mondo. PARTECIPA AL SONDAGGIO in fondo all’articolo.

Il coronavirus sta condizionando le nostre vite. Il turismo, il commercio e l’economia tutta ne stanno risentendo. Ma ne risentono anche i rapporti sociali. Basti pensare che addirittura la Chiesa cattolica ha dovuto rivedere e modificare i propri condici di comportamento ed il canovaccio delle proprie funzioni religiose.

La cancelliera Angela Merkel ed il ministro dell’Interno tedesco Seehofer si sono resi protagonisti di un singolare siparietto. La Merkel ha proteso il braccio verso il proprio capo di gabinetto. Ma quest’ultimo ha rifiutato la stretta di mano.

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Come cambia la comunicazione interpersonale, al tempo del Coronavirus

Chi è andato in chiesa in queste settimane, se ne sarà accorto. Molte cose sono cambiate, in seguito al diffondersi della paura di contagio da coronavirus. Sono state eliminate le occasioni di contatto fisico: non ci si scambia più la stretta di mano, in segno di pace; non è più possibile prendere l’eucarestia direttamente dalla mano del sacerdote: è necessario prenderla prima con le proprie mani. Inoltre, le acquasantiere sono state svuotate.

Tutto il mondo sta modificando i propri codici di comunicazione interpersonale. The Guardian ha addirittura stilato una raccolta delle indicazioni e dei suggerimenti in corso di diffusione negli altri stati.

In Australia, il ministro della Salute Brad Hazzard suggerisce di salutarsi con una pacca sulla spalla.

In Cina, cartelloni rossi dicono alla gente di non stringere la mano ma di unire le proprie mani in segno di saluto. A due metri di distanza. Gli altoparlanti suggeriscono alle persone di salutarsi facendo il tradizionale gesto del gong shou – un pugno nel palmo opposto.

I francesi i più schizzinosi?

Dalla Francia, arriva la modalità probabilmente più fredda per relazionarsi con l’altro. Niente strette di mano, né altri gesti. Philippe Lichtfus suggerisce di salutarsi con un semplice sguardo. E fa notare come l’usanza delle strette di mano sia abbastanza recente nella storia dell’uomo. Sarebbe infatti nata solo nel Medioevo.

Tradizioni a rischio in tutto il mondo causa coronavirus

In Brasile, è in discussione la tradizionale modalità di consumo del mate, la bevanda tradizionale. Il governo brasiliano ha sconsigliato ai propri cittadini di condividere le cannucce di metallo.

In Romania, si avvicina il festival di Martisor, celebrazione della primavera. Gli uomini potranno regalare i fiori alle donne, ma dovranno evitare i consueti baci. In Spagna, è a rischio il tradizionale bacio alle statue della Vergine Maria.

Negli Emirati Arabi, di solito, ci si saluta “naso contro naso”. I governi hanno suggerito di sostituire il consueto saluto con semplici gesti. In Iran e in Libano, molti hanno iniziato a salutarsi a colpi di piedi.

L’attore indiano Anupam Kher ha postato un video su Twitter in cui invita tutti a rispolverare le tradizioni e salutarsi con il famoso saluto indiano, a mani giunte e con le dita all’insù: namasté!

Coronavirus e comunicazione interpersonale: partecipa al sondaggio

La comunicazione interpersonale in tempo di coronavirus. Come abbiamo modificato le nostre abitudini? Partecipa al sondaggio. O racconta la tua esperienza personale nei commenti.

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Felice Tommasino

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